In questa guida ti presentiamo tre particolari dolci tipici abruzzesi: i bocconotti, famosi in tutta Italia e di cui, probabilmente, avrai sentito parlare, la cicerchiata, tipica di carnevale e i pepatelli, sfiziosi dolcetti che nascondono un insospettabile ingrediente ( indizio: si trova anche all’interno del loro nome). Leggi tutto l’articolo per scoprire queste bontà e le loro ricette.

I bocconotti di Castel Frentano: tra i dolci tipici abruzzesi più conosciuti in tutta Italia.

Per gli amanti dei dolci dove primeggiano i sapori decisi, ma senza esagerare, i bocconotti sono i dolci perfetti.

Il loro nome deriva dal modo in cui si usava consumarli e, cioè, assaporandone il gusto in un boccone, viste le loro piccole dimensioni. I bocconotti, infatti, furono concepiti come dolcetti grandi tanto quanto una tazzina da caffè. Non è raro, invece, oggi trovare varianti molto più grandi, ma comunque, buonissime.

Cosa ha dato vita a questo dolcetto che piace a tutti? La leggenda racconta che siano nati nell’ottocento dall’esperimento di una domestica di Castel Frentano, in provincia di Chieti, che omaggiò il suo padrone, goloso di questi nuovi prodotti, di un dolce creato con una base di pasta frolla delicata e all’interno cioccolato e caffè.

Vedendo, però, che il ripieno risultava troppo liquido, aggiunse le mandorle e le uova. Il primo assaggio fu un successo e, da lì, la notorietà del bocconotto, piano piano, si fece spazio tra i dolci più conosciuti a livello regionale, ed, oggi, nazionale.

Per provare a realizzarli in casa procuratevi:

per la frolla all’olio: farina, tuorli d’uovo, zucchero, olio extra vergine di oliva, limone grattugiato.

per il ripieno: cioccolato fondente, mandorle tostate e tritate, mezzo cucchiaino di caffè in polvere (le quantità dipendono dal numero di bocconotti che volete realizzare), acqua, zucchero, tuorli d’uovo, un pizzico di cannella.

I bocconotti sono perfetti anche per chi desidera un dolce senza lieviti e burro. La lavorazione richiede tempo, manualità e particolarmente importante è riuscire a trovare il giusto equilibrio di sapori per il ripieno. Una volta fatto questo, la pasta frolla non risulta complessa e potrete ottenere un bocconotto da intenditori.

Vi consigliamo, comunque, di assaggiare in una pasticceria artigianale abruzzese i bocconotti per scoprire il sapore, sempre un po’ speciale, del pasticcino fatto nella sua terra d’origine.

La cicerchiata: il dolce del carnevale abruzzese.

Non lasciatevi confondere: nonostante il nome evochi la presenza dei ceci, la cicerchiata è tutto forchè un dolce a base di ceci. Quello che può trarre in inganno è, effettivamente, il suo aspetto simile ad una ciambella formata da, quelli che sembrerebbero, tanti piccoli ceci. In realtà, si tratta di tante palline di composto unite tra loro dal miele fuso e poi fatto raffreddare. La cicerchiata è il numero uno dei dolci di carnevale abruzzesi, ma la sua origine non è del tutto chiara.

A chi possiamo dare il merito di aver inventato questo dolce? E’ veramente difficile trovare una risposta a questa domanda che metta d’accordo tutti. Una cosa è certa: oggi la cicerchiata è riconosciuta come un prodotto agroalimentare tradizionale per l’Abruzzo, le Marche ed il Molise. Queste regioni, a cui però aggiungiamo anche l’Umbria, si contengono il primato di terra d’origine della cicerchiata. In molti pensano che sia stato l’Abruzzo è darle i natali grazie alla sua storica produzione di miele di alta qualità. Alcuni sostengono che derivi direttamente da un dolce tipico marchigiano, altri ancora che sia stata realizzata in territori che ora sono nei confini dell’Umbria e delle Marche.

In ogni caso, a tutti piace il particolare sapore di questo dolce, aromatico e che si scioglie in bocca, soprattutto nelle varianti colorate dove vengono aggiunti zuccherini decorativi e mandorle. A guardarla bene la cicerchiata è molto simile agli struffoli napoletani, tipico dolce partenopeo di natale composto, però, da palline più grandi rispetto al nostro dolce abruzzese. La ricetta di base richiede pochi e semplici ingredienti: farina, uova, zucchero, burro, olio extravergine di oliva, olio per friggere, miele e decorazioni con zuccherini e mandorle a piacere.

La preparazione può essere realizzata da chiunque, anche dai meno esperti in cucina; raccomandiamo solo un’attenzione all’olio bollente durante la frittura nel caso in cui vi divertiste a creare questo bel dolce con dei bambini.

Veniamo ora al procedimento:

  • montiamo le uova a neve assieme allo zucchero e, una volta raggiunto un composto spumoso, incorporiamo la farina e il burro;
  • ottenuto l’impasto dividiamolo in piccolo rotoli e tagliamoli a piccoli pezzetti;
  • ora è arrivato il momento di creare le nostre palline. Modelliamo, quindi, i pezzettini di pasta e realizziamo quante più palline possibili grandi circa 1 centimetro di diametro;
  • friggiamo tutte le palline in olio caldo e lasciamole raffreddare;
  • in un pentolino facciamo sciogliere per qualche minuto del miele di ottima qualità che ci servirà per “incollare” tutte le palline tra di loro e dare, così, la forma al dolce;
  • inseriamo nel pentolino con il miele sciolto tutte le nostre palline e mischiamo;
  • versiamo il composto su di un piano da lavoro e lavoriamolo (con le mani bagnate!) per dargli la forma di una ciambella.

Il consiglio: possiamo anche comprare dei pirottini colorati e inserire le nostre porzioni di cicerchiate dentro per poi ricoprirle con zuccherini colorati. Questa versione è molto gettonata soprattutto nelle feste per bambini. Provatela assieme ad un buon succo d’arancia.

I pepatelli: il dolce della provincia di Teramo con il pepe dentro.

Per concludere vi presentiamo un dolce tipico natalizio della provincia di Teramo: i pepatelli o anche chiamati in dialetto pappatill.

Anche in questo caso un ingrediente importante è il miele che deve essere sempre di qualità. L’ingrediente inaspettato, invece, che conferisce la particolarità al loro nome è il pepe. Sono biscottini secchi, che appartengono alla cucina povera di una volta e sono totalmente vegani.

Ve lo consigliamo se desiderate preparare dei biscottini di lunga durata con l’accortezza, però, di conservarli in una confezione apposita in modo tale da evitare che diventino troppo duri col passare dei giorni.

Potete mettervi all’ opera con solo 5 ingredienti: farina, miele, mandorle, arancia, pepe nero macinato. Come fare? Qui per voi i passaggi:

  • sciogliere il miele in un pentolino e, prima che raggiunga il momento di ebollizione, aggiungere le mandorle, l’arancia grattugiata e il pepe;
  • inserire piano piano la farina al composto e iniziare ad amalgamare.
  • continuare l’impasto a caldo su una spianatoia precedentemente infarinata. Attenzione, è il passaggio più bollente nel vero senso della parola;
  • dovreste ottenere un composto appiccicoso dal quale potrete ricavare dei piccoli panetti rettangolari da schiacciare con le mani;
  • stendere i panetti su una teglia antiaderente e inserirli in forno pre riscaldato. Controllare spesso i dolci per evitare che si brucino. Dopo i primi 10 minuti di cottura girarli e continuare la cottura sul lato mancante;
  • quando avranno raggiunto il livello di cottura che gradite toglierli dal forno e, ancora caldi, tagliateli in fettine sottili dello spessore di circa 1 cm.

I vostri pepatelli sono pronti! 

L’abbinamento in più: consumateli accompagnati a mosto cotto oppure ad un buon vino dolce.